sabato, ottobre 28, 2006

Bergamostyle


Sabato, ore 03:00: Sogni incasinati e un poco sudati, troppo incasinati, non riesco a dormire, ricordi, misti a sesso, immagini recenti, assurdità, sesso, immagini sbiadite, musica, pensieri sconnessi, futuro incerto, non riesco a dormire. Accendo la luce, la testa mi sta scoppiando cristo santo, mi alzo, riesco a camminare, allora non sto male? Cerco termometro e medicinali, come minimo avrò quaranta di febbre, testa in fiamme, ad ogni respiro mi pare di inalare veleno, che sensazione di merda. Non c’è febbre, mi drogo lo stesso. In qualche maniera, mi addormento.

Venerdì ore 22:30: Jakka e Rabat si stanno facendo valere, è tutto molto piacevole, birra sul tavolo, letteratura d'evasione, pose, tranne sto cazzo di malditesta, ancora, merda. Certo il locale non vale una sega, i borghesi mangiano, le luci rimangono accese, quasi nessuno tamburella sul tavolo. Facciamo così, io faccio finta di essere a New York che non dorme mai e mi metto seduto di fianco, un occhio alla band uno alla gente, sorseggio il mio drink e attendo che arrivi una sconosciuta, vestita di rosso, elegante, cerca riparo dalla pioggia, le chiedo una sigaretta. Ma io non fumo.

Venerdì ore 16:00: Good vibrations. Da sempre i miei mi ammoniscono di non seguire il loro esempio. Eppure devo ammettere a me stesso, che l’idea di insegnare mi affascina. Ya Allah ! Vade retro, Satana ! Statalismo ! Socialismo ! Tanti ma tanti rimpianti ! Si lo so, lo so. Ma che ci posso fare, è così. Sulla carta è il mestiere più importante che c’è. Riesco a scorgermi già mentre mi adagio su un futuro easy che puzza di indeterminato e concorsi mafiati spazzando via quintali di sogni sotto al letto. E diventare un insetto schifoso, o campare a forza di flebo a fine mese. O forse no, mica sta scritto da qualche parte, cristo santo. E’ suonata la campanella. Ed è ormai chiaro che, nonostante le mie qualità, non sarò mai una rockstar.